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Moggi: "Milan, cosa esulti? E occhio alla bomba Tevez. La rivincita di Ibra"

di Luca Iannone

Permettetemi anzitutto di non accodarmi alla schiera di elogi e apprezzamenti che hanno seguito la sconfitta, è bene sottolinearlo, sconfitta; del Milan in casa contro il Barcellona. Uso questo velo di ironia nemmeno troppo sottile, per ricordare a tutti che facciamo riferimento al club che si fregai giustamente di essere il più titolato al mondo, e che è solito gonfiare il petto e mostrare il palmares quando si mette in dubbio l'altissima qualità della rosa a disposizione. Come si può esultare per una sconfitta davanti al proprio pubblico?
Fatta questa breve ma dovuta considerazione, mi piace sottolineare come Zlatan Ibrahimovic abbia risposto sul campo ai soloni che continuano a definirlo come poco incisivo nella massima competizione continentale. Il gol dell'altra sera è stata la risposta più eloquente a chi lo critica e soprattutto a chi se lo è fatto sfuggire, e magari lo inizia a rimpiangere un po'.
Riapro per un piccolo inciso la parentesi Milan, per commentare le voci che vogliono i rossoneri vicini a Carlos Tevez. L'argentino non ha un ruolo definito, è una testa più che calda, in un ambiente che non sembra essere quello ideale al suo inserimento. Si tratta di una scommesse pericolosissima, specie considerando uno stato di forma che mi viene descritto come lontanissimo dall'essere accettabile. Io ci andrei con i piedi di piombo.


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