MN - Reijnders-Gagliardini, diffidate da chi cerca la rissa social: era giallo. Spieghiamo il perché, regolamento alla mano
Minuto 34 di Milan-Monza, parziale sull'1-0. Tijjani Reijnders, autore del gol, entra in scivolata su Gagliardini nel chiaro tentativo di contendere la palla. La dinamica è la seguente: l'olandese interviene sul pallone, il piede destro "scivola" e si alza, finendo sulla gamba dell'avversario. Scontro potenzialmente pericoloso, ma si nota subito come il centrocampista fa di tutto per piegare la gamba, togliendo il peso dal piede e NON mostrando i tacchetti. L'impatto è quindi sicuramente duro, ma Tijjani fa in tempo a togliere il peso del corpo sul piede.
I giocatori del Monza protestano molto invocando il rosso per grave fallo di gioco. Aureliano invece estrae il giallo, considerando quindi l'intervento del numero 14 come imprudente. Ora, visto che il dovere dei giornalisti è di raccontare la realtà in modo onesto, facendo riferimento il più possibile a fonti ufficiali, il nostro consiglio è di diffidare assolutamente da chi, sui social, cerca la rissa. Non è così che si prova a fare "cultura" per quanto riguarda il mondo arbitrale ed il regolamento.
Regolamento del Giuoco del Calcio, pagina 98, regola 12. Grave fallo di gioco: Un tackle o un contrasto che mette in pericolo l’incolumità di un avversario o commesso con vigoria sproporzionata o brutalità deve essere sanzionato come grave fallo di gioco.
Il grave fallo di gioco va sanzionato con il cartellino rosso. Non è questo il caso.
La base su cui discutere può essere solo e solamente questa, non hashtag, fermi immagini provocatori e ammiccamenti vari: l'intervento di Reijnders non mette in pericolo l'incolumità dell'avversario perché il peso del corpo non finisce sul piede, visto che riesce fortunatamente a piegare il ginocchio. Non esiste vigoria sproporzionata per lo stesso motivo, e anche perché la velocità dell'azione è ridotta. Infine i tacchetti di Tijjani, inizialmente "esposti", non finiscono sulla gamba di Gagliardini: l'impatto avviene con la parte finale del piede e non con la suola nella sua interezza.
Dopo "l'intervento assassino" di Maignan, testuali parole (infelici) di Zangrillo, c'è bisogno di stoppare un altro caso che i soliti hanno cercato di far diventare "nazionale". Ma non è così che si parla di calcio e soprattutto non è così che si parla di episodi arbitrali. Ribadiamo: a prescindere da episodi pro o contro, che riguardano o non riguardano il Milan, diffidate da chi cerca interazioni facili affidandosi a fermi immagine e parti di regolamento inventate di sana pianta. Iniziate col leggerlo con curiosità ed interesse (lo trovate qui), avrete un'arma importante contro chi non vuole raccontare sport ma semplicemente fare caos.