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MN - Ravezzani: "Ibra non è riuscito a entrare in sintonia con Fonseca, né a contenerlo"

di Gaetano Mocciaro

La vittoria del Milan contro lo Stella Rossa di fatto certifica almeno la qualificazione ai playoff di Champions League e tiene vivo il sogno ottavi di finale. Una vittoria di misura, brutta, contro un avversario che nelle precedenti 5 partite aveva incassato 17 reti. Ma più che della prestazione hanno fatto discutere le dichiarazioni a fine gara di Paulo Fonseca. Un vero atto d'accusa da parte del tecnico portoghese nei confronti di alcuni giocatori. Ne abbiamo parlato col direttore di Telelombardia, Fabio Ravezzani. Ecco le sue parole a MilanNews.it.

In passato è già successo che allenatori attaccassero duramente la squadra
"Che un allenatore perde la misura può succedere a tutti. L'abbiamo visto con Allegri dopo la finale di Coppa Italia ma anche recentemente con Guardiola. Io credo che abbia bisogno di avere qualcuno vicino e lui stesso debba avere l'umiltà di confrontarsi prima di fare certe uscite".

Il riferimento è anche a Bergamo
"Con l'arbitraggio di Bergamo ha esagerato e di fronte a tali dichiarazioni i dirigenti hanno inevitabilmente preso le distanze. Mi sembra una mina vagante".

In tutto questo, la società?
"La società ha fatto sapere in maniera informale di essere delusa dai risultati ma comunque di non volerlo esonerare. In campionato le cose non vanno bene ma in Champions pur senza entusiasmare il Milan sta facendo i suoi punti. Verrà lasciato a bagnomaria. Certo che quel che doveva essere un allenatore normalizzatore, sul solco dell'esperienza Pioli, sta diventando un allenatore che spesso e volentieri esce dal seminato. la domanda è: perché?"

Quale può essere la risposta?
"Forse non ha un interlocutore che riesca a contenerlo. Forse Ibrahimovic non è riuscito a entrare in sintonia con lui, contenendolo. Non ricordo a Roma uscite di questo tipo e se si vedono adesso è segno di un disagio anche con la società nel concordare una linea".


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