MN - Ravezzani e il paradosso di Cardinale: "Voleva una gestione collegiale, ha preso l'uomo con l'ego più grande nel calcio"
Inizia come peggio non poteva il primo ciclo di partite del Milan, prima della pausa nazionali. Tra risultati deficitari, giocatori che polemizzano in mondovisione e dirigenti in vacanza. Ne abbiamo parlato col direttore di Telelombardia, Fabio Ravezzani. In esclusiva per MilanNews.it
Il fatto che Ibrahimovic sia in vacanza in questo periodo aumenta il malumore tra i tifosi
"Ibrahimovic ha dimostrato di essere dentro di sé non un dirigente. Lui è il grande dirigente di se stesso, si sa valorizzare ed è mediaticamente affascinante. Ma il dirigente elimina l'io per il noi ed è paradossale pensare che Cardinale aveva mandato via Maldini proprio in nome di una gestione collegiale. E cosa fa invece? Mette Ibra, che dopo Cristiano Ronaldo la persona con l'ego più ipertrofico del calcio mondiale, a capo di tutto. Se diventa l'uomo solo al comando e poi va in vacanza, si fa i selfie e li posta sui social non può certo dare l'impressione di essere un dirigente. Questo si riverbera in un ambiente che è già imploso. Perché se Fonseca entra in collisione con i due calciatori principali della rosa è necessario intervenire per ricomporre le tessere del mosaico. Il problema del Milan temo che non sia tanto l'allenatore, quanto il dirigente".
La posizione più precaria però resta quella di Fonseca
"Lui partiva con un handicap grave, quello di non essere riconosciuto dai tifosi come condottiero affidabile. Alla prima difficoltà poi viene messo in discussione e questo non sarebbe avvenuto con altri nomi più di prestigio. Ma il vero problema del Milan è che ci sono personalità difficili da gestire".