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MN - Quali sono i punti deboli del Liverpool? Avanti (Gazzetta): "Questa squadra non ne ha di veri"

di Lorenzo De Angelis

È tempo di Milan-Liverpool per il battesimo della nuova Champions League. Partita mai banale, due squadre che sono la storia del torneo mettendo sul piatto 13 coppe dalle grandi orecchie alzate. Cosa aspettarci dalla sfida di stasera? Ne abbiamo parlato col collega Paolo Avanti. Vice-caporedattore di Gazzetta.it, cura il podcast sul calcio inglese "In the box". In esclusiva per MilanNews.it

Parlavi di giocatori che non sono al top, è questo il punto debole da sfruttare
"Contro il Nottingham Forest ho visto una squadra che ha fatto gran fatica a rendersi pericolosa. Diciamo che i nazionali non sono ancora al top, in particolare quelli che sono arrivati fino in fondo all'Europeo. Per il resto questa non è una squadra che ha veri punti deboli".

I gol fin qui incassati dal Milan arrivano tutti sulla sua fascia destra. E sull'out opposto i rossoneri troveranno Luis Diaz…
"È senz'altro il pericolo numero uno. È in gran forma, i suoi inserimenti creano scompiglio. Invito a guardare il gol segnato al Brentford, un contropiede sugli sviluppi del corner degli avversari che ha portato al gol in 11 secondi. Il Milan deve stare attentissimo". 

Vedresti qualcuno del Milan in questo Liverpool?
"Anche se Alisson è ancora più forte, Maignan ci può stare. Direi anche Theo Hernandez, nonostante la concorrenza di Robertson. E aggiungo Fofana. Morata ci poteva stare qualche anno fa. Leao invece no".

L'ultimo Milan-Liverpool fu deciso da Origi, allora ai reds. L'anno dopo al Milan, è uno dei più grandi flop di mercato
"Ha avuto la fortuna di giocare in un Liverpool che era una macchina perfetta, segnando peraltro in finale di Champions. E questo ha pesato sulla percezione del giocatore, ma devo dire che quando è andato al Milan ero già perplesso. Era un parametro zero e magari come scommessa poteva starci, certamente è andato peggio del previsto. Anche il carattere può avere pesato, certamente quando ha provato a rilanciarsi a Nottingham è stato un disastro".
 


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