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MN - Pietrella: "Theo non sta rendendo quanto dovrebbe, Qui c’entra proprio il modo di giocare cambiato da Pioli, col 3+2 ed i terzini che vengono a centrocampo ad impostare: non viene valorizzato così”

di Antonello Gioia

MilanNews.it ha intervistato sul canale ufficiale Twitch della redazione Francesco Pietrella, giornalista de “La Gazzetta dello Sport” ed autore del libro “Gli Inzaghi. Fratelli nel pallone”.

L’espulsione di Giroud, aggiunta alle dichiarazioni post Napoli, sono segnali di forte nervosismo?

“È un momento in cui il Milan è un “vorrei ma non riesco del tutto a fare determinate cose”. Potenziale ce n’è, la partita col PSG è stata un picco incredibile e forse anche inaspettato visto il momento, ma poi ci si aspetta continuità. Una squadra che punta ad uno Scudetto, una squadra che finalmente ha delle alternative, anche se non rendono, deve avere continuità. Messias e Saelemaekers non sono giocatori che sulla carta valgono di più di Chukwueze ed Okafor. Messias mi è sempre piaciuto, ha una storia che potrebbe diventare tranquillamente un film. In America ci farebbero un film. Il Milan ha preso Chukwueze, che era cercato da tutti i grandi club del mondo. Hai preso un giocatore che non sta rendendo, ma è comunque forte. E quindi non riesci ad avere continuità di risultati. Perdi con l’Udinese una partita in cui l’Udinese si è trincerato dietro la metà campo ed un giocatore come Ebosele ti ha messo in difficoltà. È un Milan che non riesce a mettere a frutto tutto quello che ha. E secondo me ne ha. Reijnders quante volte è arrivato in porta senza riuscire a fare gol? Ne ha fatto uno solo. Però è un giocatore che arriva tanto in porta. Secondo me un altro dato da guardare è quello di Theo, che non sta rendendo quanto dovrebbe. Qui c’entra proprio il modo di giocare cambiato da Pioli, col 3+2 ed i terzini che vengono a centrocampo ad impostare: non viene valorizzato così”.

Le difficoltà di Theo:

“Theo è rimasto penalizzato dal nuovo sistema. Quando costruisci in quel modo lui viene a centrocampo e lo snaturi. Si è sempre detto di Robben che banalmente faceva sempre la stessa cosa, ma non l’ha mai preso nessuno. Theo è uno che fa sempre la stessa cosa, sempre quella cosa la: parte ed attacca la linea, con e senza palla. Se prima lo faceva 10 volte a partita e ora lo fa 5, perché ha altri compiti, vuol dire che snaturi parecchio un giocatore che in quel fondamentale è il migliore in Italia e probabilmente anche uno dei migliori in Europa. Terzini che fanno quel gioco non ce ne sono molti. C’era Gaya del Valencia che faceva. Altri giocatori erano differenti. Prima lui gestiva palla in zona laterale o sulla trequarti. Adesso lui sul cerchio del centrocampo ha la palla in quella posizione”.


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