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MN - L'aneddoto di Condò: "Quando andavo a Milanello da giovane cronista c'era molta più libertà..."

di Manuel Del Vecchio

Nel corso della lunga chiacchiera ai nostri microfoni, Paolo Condò ha parlato di quanto conti creare il giusto ambiente di lavoro nel calcio, offrendoci anche un aneddoto da Milanello. Queste tutte le dichiarazioni del giornalista di Sky Sport: “Il Milan non ha mai parlato di arbitri, non è mai andato a vedere cosa succedeva sugli altri campi, le sue scelte sono state sempre focalizzate su quello che avveniva a Milanello e quello che avveniva durante le partite. È molto rispettoso dello stile del Milan, lo stile che il Milan ha sempre avuto e non sia un caso che sia stato Paolo Maldini a dettare queste regole di comportamento. Sai per Paolo da un certo punto di vista era facile, era il più forte difensore del mondo: tutti andavano a scuola da lui. Però poi Maldini nel corso del tempo ha saputo diventare non solo un favoloso difensore, ma anche un leader della difesa, un capitano, poi un leader della squadra. Sicuramente è passato troppo tempo dal suo ritiro al momento in cui gli è stato affidato un incarico di responsabilità dentro la società, Paolo Maldini andava chiamato molto tempo prima. Adesso intanto la tendenza è di nuovo positiva. Una volta al Milan, quando io andavo a Milanello da giovane cronista c’era molta più libertà di scendere fino alla palestra, di vedere i campi, di vivere più a contatto con i giocatori. Costacurta, Maldini, Ambrosini, Gattuso, Albertini, Filippo Galli, tutto il nucleo storico e veterano della squadra era lì ad allenarsi e riscaldarsi un’ora prima dell’orario stabilito per l’allenamento, perché era tutta gente che amava fare le cose bene. Sembra una banalità, ma è quello che fa la differenza. Se tu sei baciato dal talento come molti di loro, erano giocatori meravigliosi, e in più hai questa voglia di prepararti bene, ma prepararti bene in gruppo; tu vai lì la mattina e sai che troverai gente con cui stai bene, è anche facile mettersi in palestra a fare pesi. Lo fai tra amici, chiacchierando di quello che hai fatto la sera prima o di cosa farai la prossima estate, sono delle cose importanti. Ho l’impressione che Maldini sia riuscito a riportare quel tipo di clima dentro Milanello. Nei modi in cui il Milan festeggiava via via i vari traguardi che raggiungeva durante l’anno vedevo sempre quella allegria di fondo che secondo me è una componente fondamentale dei grandi gruppi”.


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