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MN - Evani: "L'allenatore dev'essere difeso da chi l'ha scelto e la squadra deve seguirlo al 100%"

di Francesco Finulli

Il Milan si avvia al derby nelle condizioni morali peggiori possibili, con i fischi dei tifosi nei minuti finali della sfida contro il Liverpool e con Paulo Fonseca già in bilico. Ne abbiamo parlato con un grande ex come Alberico Evani, una vita con i colori rossoneri addosso, prima come calciatore e poi come allenatori delle giovanili, fino alla Primavera. In esclusiva per MilanNews.it.

Cosa fece scattare il click nel vostro Milan?
"Difficile da dire, eravamo appena usciti dalla Coppa UEFA per mano dell'Espanyol. In campionato non andavamo benissimo e come se non bastasse avevamo appena perso il giocatore più forte, ossia Marco van Basten che si operò alla caviglia. Paradossalmente nel momento in cui perdevamo il più bravo la squadra si compattò e partì tutto, a cominciare dalla partita successiva a Verona, campo storicamente ostico, dove vincemmo. Il resto è storia".

Sacchi ebbe la fortuna di essere difeso, nel momento di maggior debolezza, da Silvio Berlusconi
"Chiaro che per far sì che ci sia una svolta tutti devono remare nella stessa direzione, quindi l'allenatore dev'essere difeso da chi l'ha scelto e la squadra deve seguirlo al 100%".


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