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MN - Eranio: "Sono schifato dall'ambiente che ci circonda, non si valorizzano i giovani. Gli agenti hanno in mano tutto e non va bene: bisogna resettare"

di Claudio Pogliaghi

Pur con quattro partite ancora da giocare la stagione del Milan è virtualmente chiusa. Il pari della Roma contro il Napoli ha permesso ai rossoneri di staccare il biglietto per la prossima Champions League. Inevitabile che tenga banco la costruzione della squadra per la prossima stagione. Partendo dalla scelta dell'allenatore. Ai microfoni di MilanNews.it, Stefano Eranio ci dà il suo punto di vista:

Ha fatto riferimento a un calcio sempre più strano e a un'assenza di meritocrazia. In cosa sta fallendo il sistema calcio?
"Sono schifato dall'ambiente che ci circonda, non c'è la valorizzazione di un giovane. Sento di Camarda che vuole due milioni per iniziare a giocare a calcio. Ma com'è possibile? O, meglio, una risposta ce l'ho..."

Ossia?
"È tutto in mano agli agenti, loro hanno in mano tutto il mondo del calcio e questo è un male. Lo dico andando controcorrente, sapendo che non potrò trovare squadra e allenare".

Come intervenire?
"Bisogna resettare tutto, pianificare con persone capaci. E in tanti, per non dire troppi, non sono capaci ma hanno l'opportunità di allenare in determinati ambienti pur non sapendo se la palla è rotonda o quadrata, con buona pace di chi è veramente bravo che deve sperare che la fortuna giri in suo favore: De Rossi, ad esempio, se non avesse avuto un colpo di fortuna trovando in quel momento la panchina della Roma non avrebbe potuto neanche dimostrare le proprie capacità".


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