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MN - Donati ammette: "Nel mio Milan vedevo più solidità ed equilibrio fuori dal campo, si remava tutti nella stessa direzione"

di Niccolò Crespi

Intervenuto ai microfoni di MilanNews.it, l'ex rossonero Massimo Donati ci dice la sua sul momento del Diavolo, in corsa per riacciuffare il quarto posto. Il suo Milan, edizione 2001/02, fu in una situazione analoga. Ecco le sue parole:

Conceiçao ha spesso lamentato l'impossibilità di avere la settimana a disposizione per preparare la squadra

"Meglio avere questo tipo di problemi, onestamente. Perché vuol dire che sei ancora in corsa su più fronti. Chiaro che con l'incontro infrasettimanale non puoi andare nel dettaglio per la preparazione della partita successiva. Va anche detto che ci sono staff importanti e numerosi che ti permettono in qualche modo a ovviare il problema. Indubbio che con tutta la settimana a disposizione è più semplice dare la tua impronta".

Il tuo Milan, edizione 2001/02, era sotto 6 lunghezze dal Bologna quarto in classifica a otto giornate dalla fine. Quel Milan veniva da un cambio di panchina e da una lunga sequenza di risultati negativi in inverno. Alla fine riusciste a centrare il quarto posto

"Il parallelismo ci può stare, lo stesso Ancelotti quando arrivò non è che sistemò subito la situazione. Del resto gli allenatori hanno bisogno di tempo e anche un tecnico come Ancelotti che ha vinto tutto ha avuto le sue difficoltà. Detto questo nel mio Milan vedevo più solidità e più equilibrio fuori dal campo, si remava nella stessa direzione e non era un mettere in discussione tutto e tutti ogni volta. C'era più rispetto dei ruoli, alla fine ci siamo tirati fuori da un momento difficile. Il resto è storia".


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