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MN - Bottoni: "Fonseca è stato fatto percepire come un dipendente qualsiasi che stava li a gestire il lavoro e le scelte di altri"

di Antonello Gioia

La ripresa del campionato è alle porte: sabato alle ore 18 il Milan ospiterà l'Udinese a San Siro e sarà chiamato a mostrare un atteggiamento diverso rispetto a quello visto per un'ora a Leverkusen o per tutta la gara a Firenze. Si entra in un tunnel di sette partite in 21 giorni in cui la stagione rossonera e il futuro di Paulo Fonseca potrebbero essere testati in maniera importante.

La redazione di MilanNews.it ha intervistato in esclusiva Emanuele Bottoni, Tactical Analyst professionista, 12 anni di esperienza da allenatore e con avventure da vice in Serie A, B e C.

Si riporta di seguito un estratto delle sue dichiarazioni:

Pensi che Fonseca abbia lo spogliatoio in mano?

"Fonseca è stato fatto percepire come un dipendente qualsiasi che stava li a gestire il lavoro e le scelte di altri. Questo è già in partenza delegittimante per un tecnico. La rosa non percepisce chi è il leader e neppure la sua stabilità. La squadra, il prato verde, dagli allenamenti alle partite, deve essere terreno esclusivo del Mister che non deve dare solo le proprie idee tattiche, ma anche costruire mentalmente la squadra, trasmettere le proprie richieste caratteriali, essere il riferimento dei calciatori, dai quali deve essere seguito e anche sotto questo aspetto mi sembra ci siano state ingerenze perché c’è chi ha riunito la squadra in assenza dell’allenatore. Lavorare in questo modo è proibitivo per qualsiasi professionista della terra".


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