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MN - Berard (Parisien): "Giroud non era il più forte con il pallone, ma il più forte con la testa"

di Francesco Finulli

L'addio di Olivier Giroud al Milan sembra ormai cosa fatta. L'attaccante francese dopo tre stagioniuno scudetto e tanti gol, lascerà Milanello al termine di questa stagione e andrà a concludere la sua carriera, come viene riportato da qualche mese, in America al Los Angeles FC in compagnia del grande amico Hugo Lloris. Per parlare della scelta del numero 9 rossonero, di quello che sarà il suo futuro e di ciò che è stato il suo passato in rossonero, la redazione di MilanNews.it ha intervistato in esclusiva Cristophe Berard, collega di Le Parisien. Le sue dichiarazioni su Giroud e non solo.

Che cosa rappresenta per la Francia un calciatore come Olivier Giroud? 

"Giroud nella Francia è un giocatore molto atipico. Non è il più forte: non ha la tecnica di Mbappè, non ha la velocità di un Dembelè… Ma è un simbolo della Francia che arriva dal basso: ha cominciato dalla seconda divisione e a poco a poco è cresciuto. Un bell’esempio. Il percorso umano di Giroud è qualcosa che si deve insegnare nelle scuole calcio: non ha mai perso la fiducia. Non era il più forte con il pallone ma era il più forte con la testa, con la mentalità".


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