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Milan soddisfatto o rimbOrsato? Il regolamento non è stato uguale per tutti

di Antonello Gioia

Quante volte nelle pubblicità si è sentita ripetere la formula "Soddisfatti o rimborsati?", comprendente la nozione di “garanzia commerciale” prevista dal diritto dell'Unione Europea? Ebbene, tale domanda sarebbe da chiedere anche al Milan dopo il match contro l'Atalanta di ieri sera, terminato 1-1 anche a causa di un rigore molto discutibile assegnato da Orsato mediante VAR ai bergamaschi che ha reso vano il dominio totale dei rossoneri nei 90 minuti: Milan, sei soddisfatto o rimbOrsato?

Né soddisfatto né rimborsato
Il gioco di parole serve soprattutto ad analizzare le due questioni. Il Milan può dirsi soddisfatto per la buonissima prestazione offerta a San Siro dopo qualche prova incolore? Ci starebbe assolutamente, ma il solo punticino guadagnato in classifica rende il bicchiere mezzo vuoto, che è la metafora rappresentata di una certa insoddisfazione. E se non c'è soddisfazione, si deve andare di rimborso. Ma qui, purtroppo per Giroud e compagni, non si è mica nel campo delle pubblicità... 1-1 era e 1-1 rimane, niente rimborso e solo tante discussioni.

Si cambi la legge
Ad OpenVAR su DAZN, il membro del CAN Damato ha spiegato quanto segue: "La decisione presa è stata corretta: perché c’è un tentativo da parte del giocatore dell’Atalanta di giocare il pallone, e c’è un calcio da parte del suo avversario all’altezza del petto. Simulazione di Holm? Quello che gli arbitri devono fare è rilevare se c’è un fallo o meno, detto questo, se il calciatore che subisce il fallo si tocca un’altra parte del corpo non dev’essere un problema dell’arbitro. Nella sostanza: questo è un fallo chiaro e da punire, e la decisione di Orsato è corretta da parte nostra". 
Come spesso accade, però, tale spiegazione non convince del tutto non perché non sia chiara o legittima, ma perché pecca di uniformità con altre decisioni prese nel corso di questa stagione (il contatto Bastoni-Duda per esempio, non fischiato per simulazione del veronese). La formula del soddisfatto o rimborsato forse andrebbe adottata anche nel calcio: si chieda alla Unione Europea di sistemare la nozione di garazia anche per il VAR che forse è meglio.


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