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Milan, protesta dei piccoli azionisti: non parteciperanno all'assemblea di bilancio

di Enrico Ferrazzi

L’Associazione dei Piccoli Azionisti di AC Milan S.p.A. non parteciperà ai lavori dell’Assemblea Sociale del 28 ottobre 2024. Ciò in forma di protesta per la chiusura - inopinata e soprattutto inaspettata - da parte dell’attuale Consiglio di amministrazione delle trattative in corso - da anni! - finalizzate a raggiungere una soluzione bonaria per far acquisire a 220 soci sostenitori di APA la qualità di azionisti in proprio, giusta l’assegnazione ad essi, nel 2018, delle partecipazioni il cui trasferimento era stato espressamente concordato con il Consiglio di amministrazione di A.C. Milan S.p.A. allora in carica.

220 soci sostenitori che per lunghi 6 anni hanno atteso fiduciosi e in silenzio che un accordo fosse raggiungibile, senza mai avanzare pretese e/o contestazioni di qualsivoglia natura. Non vi è, infatti, un singolo atto che possa essere addebitato ad essi e ciò a riprova della serietà e dall’attaccamento di tali persone al nostro Milan.

In questi anni i rappresentati di APA, come anche gli altri azionisti di minoranza, hanno sempre contribuito ai lavori assembleari in termini di assoluta correttezza, partecipando con competenza e preparazione al dibattito e consentendo alla Società di poter vantare un vero confronto e una effettiva interlocuzione all’interno dell’organo sociale più importante.

È di tutta evidenza che si tratta di condizioni basiche che dovrebbero essere care a tutti coloro che hanno a cuore una governance evoluta e di qualità e che sarebbe ulteriormente migliorata dalla presenza di un azionariato diffuso, ancorché consapevole e regolato (come APA ha più volte proposto).

I Piccoli Azionisti rappresentati da APA avevano riposto molta fiducia nella trattativa in corso durante la quale era parso che una soluzione (ancorché non ottimale) potesse essere raggiunta e sono ora molto delusi e disaffezionati.

Anche perché questa decisione assunta nei confronti di soci appassionati e qualificati, appare tanto più paradossale in un momento storico come questo durante il quale la magistratura milanese ha avviato l’indagine “Due Curve”, i cui fatti costantemente riportati dalla stampa sono ampiamente noti a tutti. E fonte di grande imbarazzo.

Mentre APA e i suoi soci non hanno mai chiesto per sé - e non chiederanno mai - alcun vantaggio e hanno invece provveduto a sottoscrivere gli aumenti di capitale e gli abbonamenti nonché hanno acquistato i biglietti (a prezzi sempre più elevati) per le partite versando - essi - denaro proprio nelle casse della Società.

Crediamo che per AC Milan S.p.A. questa sia un’occasione persa e con grande rammarico ci spiace dover riscontrare che ciò non interessi minimamente ai suoi amministratori.
 


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