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Milan col destino nelle proprie mani (o forse no). Intanto, primo obiettivo ad un passo

di Antonello Gioia

Il pareggio dell'Inter contro il Torino consegna al Milan la testa della classifica in solitaria e senza asterisco: a 9 giornate dalla fine (10 per i nerazzurri considerando il recupero da giocare a Bologna) i rossoneri sono primi con 63 punti, 3 in più del Napoli secondo, 4 in più dell'Inter terza e 7 in più della Juventus quarta.

Artefice?
Con questi numeri il destino del Milan è, dunque, nelle mani del Milan. Giroud e compagni sono in vantaggio negli scontri diretti con l'Inter e davanti in una ipotetica classifica avulsa, ma a 9 partite dalla fine è molto difficile fare calcoli. E, soprattutto, considerando l'andazzo di questo campionato, sarebbe un lavoro inutile. Le prime della classifica - Milan compreso - sono squadre forti, ma hanno difetti evidenti che non consentono serenità in nessuna partita: si possono perdere punti contro chiunque. E in più: considerando le decisioni scadenti degli arbitri in questa stagione, nessun club ha la certezza di poter determinare da solo il proprio destino.

Primo obiettivo ipotecato
Intanto, in attesa di continuare a coltivare il sogno Scudetto ricordando che, "Il nostro obiettivo - Pioli docet - è quello di migliorare il punteggio dell'anno scorso: dobbiamo ragionare su quello che ci siamo detti il primo giorno a Milanello, mantenendo grande equilibrio e grande umiltà", il Milan va verso l'ipoteca del primo target stagionale: il quinto posto è a +15 punti. La Champions League è lì ad un passo, lo Scudetto...


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