Mercato: a Milano è finita la Golden Age
Fonte: Roberto Dupplicato per qsvs.it
Un'estate fa era il mercato di "mister x" e di Branca che incontrava Tevez in Sardegna. Trattative difficili, ma almeno i tifosi sognavano. La Juve post Del Neri si affidava al mercato solido di Marotta. Oggi le Big si accapigliano per Destro e Verrati, campioni del futuro ma con un punto interrogativo da trasformare in esclamativo. Quest'anno solo la Torino bianconera ride, perché la squadra campione d'Italia si è rinforzata con Isla, Asamoah e Giovinco: tre giocatori in ascesa. A Milano invece sembra essere finita la golden age cominciata 25 anni fa con l'arrivo di Gullit e Van Basten in rossonero. Di campionissimi da trattare non ce ne sono più, anzi: Milan e Inter negli anni hanno perso Balotelli, Eto'o e Thiago Motta, Pirlo, Kakà e Ronaldinho. Big ai quali non si poteva più garantire l'ingaggio di un tempo. Adriano Galliani se la cava alla grande con gli arrivi a parametro zero: Nocerino e Montolivo sono due nazionali e il Milan per prenderli ha speso quasi zero. L'arrivo di Acerbi in prospettiva può esssere un grande colpo ma certamente i tifosi non si stanno entusiasmando: prova ne è l'irritazione dello stesso Galliani per una campagna abbonamenti che non decolla. All'Inter stanno fose peggio: la dirigenza si trova ingolfata dagli ingaggi degli eroi del triplete. "Costi non più sostenibili" come ha detto Branca, forse non curante del fatto che così dicendo spingerà al ribasso eventuali offerte per Sneijder e Maicon. Insomma, siamo all'osso causa crisi e spese folli del passato, e se Galliani minaccia anche multe per chi esultando si toglie la maglia, avete capito a che punto siamo arrivati.