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Marotta non ci sta: "No al rinvio di Milan-Napoli"

di Marco Gritti

La lettera di Galliani a Maurizio Beretta, Presidente della Lega Serie A, nella quale l'ad del Milan ha chiesto il rinvio preventivo di Milan-Napoli in programma domenica alle ore 20.45 a causa delle proibitive condizioni meteorologiche, ha fatto trasalire Giuseppe Marotta, amministratore delegato della Juventus. "Quella del Milan è l'iniziativa di una delle società di serie A, non vogliamo entrare in merito a richieste di un'altra squadra, le nostre dichiarazioni di ieri sono sintomatiche di una situazione di forte disagio del calcio italiano. Il clima ha creato grandi disagi, le strutture non sono in grado di ricevere il pubblico e garantire lo svolgimento di una partita. Per fare un buono spettacolo serve il contesto, oggi non c'è. Credo che la Lega di Serie A sia in grado di valutare i disagi causati da questa situazione, di valutare attentamente, in modo molto uniforme, non è possibile che una partita non si giochi e altre partite invece sì. L'anno prossimo spero che si faccia più attenzione al calendario, soprattutto nel decidere le date per il mese di gennaio". Parole dette con tono pacato ma severe nel contenuto: Marotta reputa evidentemente più importante la contemporaneità delle gare alla salute di calciatori e tifosi che dovrebbero dare vita ad una partita di calcio a temperature tra gli 8 e i 10 gradi sotto lo zero.

Nel caos generale anche Petrucci dice la sua: "La Lega non centra, secondo me non ha colpe. La colpa è degli stadi italiani obsoleti e non confortevoli". Finchè gli stadi non verranno resi adeguati alle condizioni climatiche invernali l'unica soluzione è quella di distribuire le partite in notturna in stagioni più calde, onde evitare il rischio infortuni e quello rinvii.

Sui calendari prende parola Sky, che evidentemente si è sentita tirata in causa: "I calendari dei campionati non li facciamo noi - ha detto il vicepresidente dei canali Sport Jacques Reynaud - e le pay-tv non hanno nulla a che fare con le condizioni degli impianti sportivi. Questo calendario è deciso dalla Lega Calcio che gestisce in completa autonomia date, anticipi e posticipi, oltre alla scelta dei 5 turni infrasettimanali. Certo, gli orari e la struttura del calendario sono la diretta conseguenza dei costanti aumenti di corrispettivi richiesti dalla Lega e dalle squadre per i diritti televisivi. Si vuole diminuire gli anticipi e i posticipi? C'è una soluzione davvero semplice: la Lega chieda meno soldi per i diritti."


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