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Maldini sul rinnovo post scudetto: "Cardinale voleva la Champions: con Massara abbiamo preparato un piano triennale. Nessuna risposta"

di Francesco Finulli

Paolo Maldini, ex capitano ed ex direttore dell'area tecnica rossonera fino a giugno, ha parlato per la prima volta del suo licenziamento in una lunga intervista concessa a Repubblica in edicola questa mattina. L'addio di Maldini e di Ricky Massara aveva alimentato polemiche nell'ambiente dei tifosi rossoneri. Un'intervista-fiume in cui Maldini ha affrontato principalmente il tema del suo addio.

La versione di Maldini sul suo agognato rinnovo nel giugno 2022, post scudetto: "Credo che all’epoca sarebbe stato troppo impopolare mandarci via, perché avevamo appena vinto lo scudetto. Cardinale voleva vincere la Champions. Io gli dissi che era necessario un piano triennale per pensare a quell’obiettivo e lui mi propose due anni più opzione di uno. In quel momento chiesi due anni: pensavo che ci sarebbe stato tempo, dopo, per discutere di piani. Se poi fosse stato contento, mi avrebbe proposto il rinnovo lui". E il piano triennale è arrivato? "In 3-4 mesi, da ottobre a febbraio, l’ho preparato con Massara e con un mio amico consulente. Erano 35 pagine: raccontavo i 4 anni trascorsi e gli obiettivi, secondo una strategia sostenibile economicamente, ma con la necessità di un salto di qualità. Nessuna risposta. Ho mandato il piano a Cardinale, a due suoi collaboratori molto stretti, con uno dei quali si tenevano call settimanali ogni lunedì alle 18, e all’ad Furlani. Non ho ricevuto alcuna risposta. Forse non abbiamo ascoltato il campanello d’allarme perché eravamo concentrati sulle tante cose che il mio ruolo e quello di Massara prevedono".


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