Ma è vero che a giugno il Milan può chiudere il contratto anticipatamente? Il punto su Conceicao
Fonte: tuttomercatoweb.com
L'eliminazione in Champions League per mano del Feyenoord avrà conseguenze importanti sul proseguo della stagione del Milan, dove tutti, dai giocatori allo staff, passando ovviamente anche e soprattutto anche da Sergio Conceiçao, sono stati messi in discussione dalla dirigenza rossonera.
In particolare, sottolinea La Gazzetta dello Sport, il futuro del tecnico rossonero è appeso ad un filo. L'allenatore portoghese potrebbe essere il secondo allenatore che in pochi mesi fallisce al Milan dopo Paulo Fonseca. A differenza del connazionale, però, l'ex Porto ha dalla sua parte il fatto che il Diavolo con lui in panchina ha svoltato in campionato, viaggiando ad una media di almeno due punti a partita. Continuando così il Milan entrerebbe di diritto nelle prime 4 del campionato, centrando così l'obiettivo minimi stagionale: l'ingresso nella prossima Champions League. Se questo scenario dovesse concretizzarsi Conceiçao verrebbe confermato come allenatore del Milan. In caso contrario, invece, farebbe la fine di Fonseca.
Ma è vero che a giugno il Milan può chiudere il contratto anticipatamente?
Il contratto firmato a dicembre scorso dal tecnico portoghese, dopo il divorzio da Fonseca, aveva durata di un anno e mezzo. Dunque, la stagione in corso con stipendio da un milione più bonus (compreso ovviamente quello della qualificazione alla prossima Champions League) e quella successiva con ingaggio aumentato a 3,5 milioni. C’è però una clausola - ribadisce sempre La Gazzetta dello Sport - che permetterebbe alla società di svincolarsi in anticipo dall’accordo e uscire dal contratto già alla fine di questa stagione. Una soluzione meno drastica dell’esonero, anche a livello economico.