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Luci, sviste e spreco sulla trequarti oranje

di Francesco Somma

Ormai gioca al Milan da tanto tempo, ed è quasi un’ovvietà affermare che Ibra sia uno di quegli attaccanti che amano fare gioco, tornare indietro e procurare occasioni ai compagni. E’ molto più di un finalizzatore, e su questo non c’è dubbio. Detto questo, resta da chiedersi un’altra cosa: quanto è difficile per un trequartista di ruolo giocare alle spalle di Zlatan Ibrahimovic? Forse tanto, o forse no, di sicuro con in campo un giocatore di questo tipo chi agisce sulla trequarti non gode di piena libertà e non ha un numero enorme di palloni giocabili. Questa sera Clarence Seedorf ha disputato una prova, l’ennesima, fatta di luci ed ombre. Ecco, lui non ha fatto molta fatica a trovare spazio e palloni da gestire, ha avuto il tempo giusto nell’inserimento in occasione del gol annullato a torto, e disegnato per Aquilani un ottimo traversone, finito oltre la traversa grazie a un colpo di testa del numero 18. Poi è svanito, con il trascorrere dei minuti, ma questa è anche una questione di condizione fisica: la continuità nei 90 minuti arriva soltanto quando l’ossigeno nei polmoni e la birra da spendere non mancano. Avrebbe potuto lasciare il campo anche con qualche minuto di anticipo, ma alla lunga Allegri ha gestito bene la staffetta tutta olandese con Emanuelson, entrato subito in partita ma sprecone sugli sviluppi dell’azione del palo colpito da Pato. Con solo un pizzico di cattiveria in più…


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