Lodetti: "Che delusione questo Milan, proverei la difesa a tre"
E' stato definito come uno dei momenti più buoi della storia del Milan nell'era Berlusconi. Stasera i rossoneri sono impegnati contro il Cagliari a San Siro e a guidare la squadra ci sarà Mauro Tassotti al posto dello squalificato Allegri. La redazione di TMW per capire meglio il momento che attraversano i rossoneri ha intervistato l'ex centrocampista Giovanni Lodetti, nove anni al Milan in cui ha vinto due Champions e due scudetti.
Scatta l'ora di Tassotti, cambierà qualcosa secondo te?
"Non cambierà molto. Se così non fosse vuol dire che i giocatori non seguono più Allegri e non sono d'accordo con i suoi metodi. La società tra l'altro pare gli abbia concesso massima fiducia. Ovviamente in questo momento Tassotti potrebbe dare una scossa inaspettata per fare qualcosa in più in campo".
Cos'è che non funziona in questa squadra?
"Abbiamo perso in totale 10 giocatori di grande personalità e 3-4 fuoriclasse in un colpo solo. Troppi cambiamenti in una volta sola. Dove prima i due e tre giocatori più forti risolvevano le partire ora nascono i veri problemi, perchè non ci sono più loro a nasconderli".
Ragioniamo per ipotesi. Se il Milan non dovesse vincere nemmeno stasera cosa potrebbe succedere?
"Questo non lo so. Stasera col Cagliari la squadra però deve mostra progressi dopo la gara di Udine. Più che il risultato serve una prova convincente sotto l'aspetto del gioco. Sicuramente non si può cambiare pelle a distanza di tre giorni ma si può fare meglio. Ci vuole spirito e determinazione, carattere e personalità. Poi quello che succederà non lo so. So solo che se giochi bene, anche se non vinci, la gente non dice nulla perchè apprezza lo sforzo, sa che ti sei impegnato in campo. Non come ha fatto il Milan fino ad ora contro Sampdoria e Atalanta".
Ti piace il 4-3-3?
"Sono più per i tre centrali di difesa e gli esterni di centrocampo che salgono ad attaccare e tornano a dare una mano dietro. Con il 4-3-3 sei ancora troppo sbilanciato. Poi ovviamente gli allenatori lavorano 24 ore su 24 con i giocatori e sanno quale modulo scegliere. Però alla fine il modulo è sempre relativo. In campo si va sempre 11 contro 11 e se tu corri e lotti come un leone in un modo o nell'altro si fa bene. Vedi ieri sera la Fiorentina, ha messo tutto in campo contro la Juve".
Chi ti ha più deluso in questo inizio di stagione?
"Mi hanno deluso un po' tutti. Certamente ci sono giocatori più in difficoltà rispetto altri altri come Nocerino. Abituato a giocare in un certo modo si ritrova spesso spaesato. Non è ancora entrato nel nuovo meccanismo. Anche i due esterni di difesa senza un riferimento importante come Thiago Silva in area di rigore fanno fatica. Stessa cosa in attacco, una volta la buttavi in avanti e sapevi che c'era un fenomeno come Ibra che la difendeva e magari segnava anche da solo, ora invece la palla torna indietro come un flipper".