Lo United di Ratcliffe "invita" i dipendenti a licenziarsi per abbassare i costi mentre viene raccontato che 15 milioni di commissioni non sarebbero un problema
Nelle ultime ore si fanno sempre più insistenti le voci sul Manchester United pronto a pagare la clausola rescissoria da 40 milioni di Joshua Zirkzee e soddisfare, soprattutto, la richiesta da 15 milioni di euro di commissioni da parte dell'agente Kia Joorabchian (una cifra che equivale a quasi il 40% del costo del cartellino): su questi termini si è incagliata la trattativa che dovrebbe portare l'olandese al Milan, mentre secondo varie fonti della stampa inglese non dovrebbero esserci problemi per i Red Devils di Sir Jim Ratcliffe.
Una ricostruzione che, al momento, sembra stonare un po' con l'effettiva realtà dello United, visto che il club di Old Trafford il mese scorso ha invitato tutto il personale "non calcistico" a licenziarsi in massa: un'offerta, se così si può definire, inviata a tutti i dipendenti che non sono scout o membri dello staff calcistico. Una scelta che ha quindi avuto effetto su diverse persone che lavorano presso il centro di allenamento di Carrington. Il club descrive la proposta come "dimissioni volontarie" mentre, rivelano alcune fonti che hanno voluto rimanere anonime di The Athletic, ai dipendenti sembra più ad un programma di licenziamento volontario.
Tutto rientra nell'ottica di diminuzione dei costi che vuole intraprendere Sir Jim Ratcliffe, che nel mese di febbraio ha completato il suo investimento per le quote di minoranza del club, che ha una perdita di circa 50 milioni di euro.
All'inizio del mese di maggio, il personale del Manchester è stato informato da Sir Jim Ratcliffe in una riunione con tutti i dipendenti che lo smartworking non sarebbe più stato consentito e le e-mail successive hanno insistito sul fatto che il personale sarebbe dovuto tornare in ufficio entro il primo giugno in tutte le sedi, compresi gli uffici del club all'Old Trafford e a Londra, nonché la base di allenamento di Carrington. Il processo di licenziamento rappresenta un'opportunità, secondo Ratcliffe, per il personale di lasciare il club se non desidera più lavorare in presenza, per motivi personali o professionali, e riflette anche il fatto che INEOS sembra incoraggiare il personale che non desidera aderire alla sua cultura a lasciare il proprio posto di lavoro.
INEOS inoltre sta cercando di ridurre il personale del club, che conta più di 1.000 tesserati, con la società di consulenza Interpath Advisory, assunta il nei mesi scorsi per rivedere i costi aziendali e operativi del club.
Tutto questo impegno nel ridurre i costi potrebbe quindi stonare un po' con l'eventuale scelta di pagare i 15 milioni di commissioni richiesti da Kia Joorabchian per arrivare a Joshua Zirkzee.