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Le trasferte ai tempi di Ramaccioni, dalle luci di Marsiglia ai tifosi arrestati per le foto nella Germania nell'Est

di Manuel Del Vecchio

Nuovo episodio di Unlocker Room - The Rossoneri Podcast, format curato e prodotto da Milan TV con ospiti diversi protagonisti del mondo rossonero, presente e passato. In questa puntata l’ospite è Silvano Ramaccioni, prima Direttore Sportivo e poi Team Manager rossonero per un’avventura durata quasi trent’anni.

All’epoca era difficile organizzare le trasferte:

“Non erano passeggiate semplici. Mi ricordo in Germania dell’Est giocammo a Lipsia e molti tifosi furono arrestati perché facevano foto: era proibito. Bisognava stare attenti”.

Qual è la trasferta più avventurosa che ricorda?

“La trasferta a Belgrado con la partita sospesa per la nebbia, con il debutto in prima squadra di Cappellini, con Gullit che forzava i tempi di recupero. Fu una cosa difficile e stressante, avevamo anche Savicevic come avversario. Fu una delle tappe fondamentali”.

La partita di Marsiglia e le luci…

“So quello che avvenne dopo il gol del Marsiglia, era certo che ci stavano menando per il naso. L’unico che non capì che c’era qualcosa che non funzionava fu l’arbitro… A distanza di anni venne fuori che erano drogati e che c’era qualcosa che non andava… Sicuramente sbagliammo, fu io uno di quelli che sbagliò di più. Ritirarsi da una competizione non è mai logico, infatti ci punirono perché l’anno dopo non partecipammo”.


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