Lacrime Kakà: un mancato ritorno che fa male...
Fonte: di Arturo Minervini per TMW
Il finale di certe storie spesso prende vie diverse da quelle che avevi immaginato. Restando in silenzio, nel triste esilio di Madrid, Ricardo Kakà poteva quasi sentire i cori di San Siro dedicati al ritorno del vecchio re pronto a risedersi sul suo vecchio trono. Chiudendo gli occhi, intristiti dopo l'ennesimo boccone amaro da mandar giù al Real, poteva accarezzarsi il petto ed immaginare di vestire quella maglia rossonera sua seconda pelle, sulla schiena quel numero 22 che ha fatto innamorare i tifosi del diavolo e fatto impazzire gli avversari. Il ritorno al Milan del brasiliano doveva essere qualcosa di naturale, quasi di spontaneo, con Ricky desideroso di ritornare a Milanello ed Adriano Galliani intento a dare qualità ad un organico che aveva perso in un colpo solo Zlatan Ibrahimovic e Thiago Silva.
Premesse ottimali per un ritorno in grande stile. Segnali, contatti, ammiccamenti ed emozioni che cambiavano e si ribaltano nello spazio di un mattino. Torna, non torna: questo ritornello ha accompagnato l'estate del Milan intento a riportare a casa un ex mai dimenticato. Ma i sentimenti, spesso, devono cedere il passo agli interessi. Questioni di cuore che mal convivevano con questione economiche hanno fatto saltare il tutto. Il "no" definitivo è arrivato dopo un consulto con un fiscalista spagnolo che ha evidenziato che non esistevano i margini per completare l'operazione. Il povero Kakà è destinato, almeno fino a gennaio, a restare nel suo esilio dorato al Real Madrid. Il Milan ha puntato su altri calciatori, ma c'è da scommettere che un po' di magone sarà venuto a tutti quelli che sognavano il ritorno del re. Lo stesso magone che avrà dovuto combattere a fatica anche il brasiliano. Il fiscalista conosce ragioni, che il cuore non conosce... Purtroppo.