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La stagione delle rimonte

di Giuseppe Marco Macagnino

E' stata soprattutto una domenica triste. Non ci sono vittorie o rimonte che tengano quando di mezzo c'è la tragedia, la morte di un campione di 24 anni, orgoglio d'Italia. Appresa la notizia, il Milan, squadra di cui era tifosissimo Marco Simoncelli, ha deciso di scendere in campo con il lutto al braccio nel lunch match dello stadio “Via del Mare”. I rossoneri erano chiamati a confermarsi anche in trasferta, dopo le due vittorie casalinghe contro Palermo e Bate Borisov, in un campo difficile e inespugnato dal 2002. Ad un primo tempo catastrofico ha fatto seguito una ripresa stellare, con una rimonta che mai era accaduta nella storia milanista, da 0-3 a 4-3. Proprio la vocazione alla rincorsa sembra essere la peculiarità del nuovo Milan di Allegri, che da inizio stagione, infatti, già altre 4 volte si è trovato a dover rimontare gli avversari; così è successo il 6 agosto in Supercoppa Italiana a Pechino, quando Ibra e Boateng ribaltarono la rete iniziale di Sneijder e consegnarono il trofeo alla bacheca di via Turati, così è successo alla prima di campionato contro la Lazio, con Ibra e Cassano a riprendere i biancocelesti e al Camp Nou, quando fu Thiago Silva a tempo scaduto a strappare la vittoria al Barcellona e così anche contro l'Udinese (El Sharaawy rispose a Di Natale). In tutta la scorsa stagione, solamente in tre occasioni, il Diavolo trovatosi in svantaggio è poi riuscito a portare a casa dei punti, contro Catania e Udinese in campionato (sempre a San Siro) e in casa dell'Ajax nella fase a gironi della Champions League.


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