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La politica argentina rifiuta le scuse verso i francesi per i cori contro di loro

di Antonello Gioia
Fonte: ANSA

(ANSA) - BUENOS AIRES, 17 LUG - Per il presidente argentino Javier Milei l'Argentina e ancor meno Lionel Messi devono delle scuse alla Francia per gli insulti razzisti pronunciati dai giocatori della nazionale durante i festeggiamenti per la vittoria della Coppa America. "Dire che Messi deve chiedere scusa a degli europei colonizzatori per una canzone che fra l'altro dice la verità significa andare totalmente contro l'ideologia del Javo (sic)". Con questo repost su 'X' il leader ultraliberista è intervenuto nella polemica che ha investito nelle ultime ore la 'Seleccion' oggetto anche di un'inchiesta della Fifa. A scatenare la reazione del presidente argentino sono state le affermazioni di un funzionario del suo stesso governo, il sottosegretario allo Sport Julio Garro, che in un'intervista si era detto d'accordo con eventuali scuse ufficiali da parte della Federcalcio (Afa) e del capitano della nazionale, Lio Messi. Nel repost di Milei si chiedono inoltre le dimissioni immediate del funzionario.

Garro appare adesso con i minuti contati nonostante abbia cercato di ritrattare le sue affermazioni dopo essere stato oggetto di feroci attacchi sui social da parte di altri funzionari e dell'esercito di trolls del governo. "I campioni del mondo non devono chiedere scusa a nessuno", afferma un post del deputato de La Libertà Avanza, Agustin Romo. "Julio Garro dev'essere espulso immediatamente dal governo", afferma invece il post di un utente che riceve spesso repliche dello stesso presidente. La vicenda potrebbe incidere adesso anche sull'invito che il presidente francese Emmanuel Macron aveva fatto al suo omologo argentino per assistere alla cerimonia di apertura dei giochi olimpici il 26 luglio a Parigi. (ANSA).


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