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L'anno del Faraone

di Vincenzo Compilati

Buon giorno a tutti... Che bell'Italia ieri... E finalmente sono tutto del Milan ” ha tweettato soltanto pochi giorni fa Stephan El Shaarawy, con tanto di smile a chiudere la frase. A dimostrazione che del Milan ci si innamora, che il Milan è il sogno. Certo, è chiaro che questo amore deve essere corrisposto e per farlo devi semplicemente essere all'altezza. Il Faraone è tutto rossonero e ci tiene ad annunciare la notizia con grande gaudio, d'altra parte la sensazione è che anche in via Turati sono soddisfatti. Ad avercelo un altro fuoriclasse così, giovane e di belle speranze. A pensarci bene forse quelle parole valgono più di un tweet. Quasi una dimostrazione d'amore, un senso di gratitudine verso chi lo ha coccolato per diverso tempo ma che ora pretende che queste “effusioni” vengano ricambiate. “Finalmente” ha pensato Sthephan, “gioco in un top club ed ho solo diciannove anni”. Già, non ha ancora vent'anni e qualche soddisfazione se l'è comunque tolta: ha vinto campionato e supercoppa con la primavera del Genoa, esordito in Serie A a soli sedici anni e cinquantaquattro giorni, vinto il premio come miglior giocatore della Serie B soltanto tre anni dopo. Poi la consacrazione, il Milan lo chiama, Preziosi,allora proprietario del cartellino, accetta e il Faraone corre ad abbracciare il progetto rossonero. La maturità scolastica arriva nella stessa estate, quella calcistica Allegri spera ce l'abbia già. Al Milan si sono accorti che il ragazzo con la cresta sempre a posto i numeri ce li ha: venticinque gol e sette assist con la maglia del Padova nella serie cadetta, mica roba da poco. La Serie A però, si sa, è un'altra cosa ma El Shaarawy è tosto, a calcio sa giocare e sembra aver superato la prova dimostrando di avere grande carattere e soprattutto una certa personalità da far invidia a qualsiasi suo coetaneo. Forse Allegri non gli ha dato la fiducia necessaria ma comunque l'attaccante di madre savonese e padre egiziano nella stagione appena conclusa ha collezionato ben 28 gettoni tra campionato, coppa Italia e Champions League condendoli con quattro reti e tre assist. Le soddisfazioni però non finiscono qui: è entrato anche a far parte del giro della nazionale Under 21 e Ciro Ferrara ha molta stima di lui. E' ancora un ragazzo, ha tanto da migliorare e al Milan ha tutte le carte in regola per diventare un grande campione. Ibra, Cassano e Robinho potranno essere ottimi maestri. Adesso, dopo essere stato coccolato gli toccherà ricambiare. Questa potrebbe essere per lui la stagione della svolta, della maturità e della consacrazione. Quando, nel 1922, fu ritrovata la tomba di Tutankhamon che per gli egizi è conosciuto come il “Faraone bambino”, l'egittologo George Herbert esclamò di vedere “cose meravigliose”. Forza Stephan, dimostraci che la metempsicosi è compiuta.

Twitter: @vincompi

 


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