La partita di ieri fra Udinese ed Az Alkmaar è stata l'ennesima beffa per il calcio italiano, che questa settimana ha perso ben tre squadre dalle competizioni europee. Solo il Milan è rimasto a dare lustro al nostro Paese. E dire che i friulani sembravano avere in mano la situazione: certo, il risultato da ribaltare non era semplice, ma quando ti trovi sul 2-0 al 15' del primo tempo, e con l'uomo in più, l'ottimismo cresce di conseguenza. Poi qualcosa si è rotto, e la rete di Falkenburg ha fatto tornare alla memoria brutti ricordi, troppo ravvicinati per essere dimenticati. Il gol di Brandao, quello di Lampard prima e di Ivanovic poi, sono tutti episodi che ci hanno condannato, riducendo la nostra partecipazione alle Coppe Europee ai minimi termini.
Un fattore che penalizza di conseguenza anche il Ranking Uefa dell'Italia: il Bel Paese è stato superato dalla Germania tempo fa, e fa ancora più male vedere che, mentre l'Inter faticava contro il Marsiglia per ribaltare l'1-0 dell'andata, il Bayern Monaco (reduce dallo stesso risultato) faceva a pezzi il malcapitato Basilea. In Europa League sono ben due le squadre tedesche approdate ai quarti: lo Schalke 04 (che è riuscito a superare l'olandese di turno, il Twente), e l'Hannover. La Germania si trova così con tre rappresentanti europee, seconda solo alla Spagna (ben cinque squadre fra Champions ed Europa League).
Adesso la speranza è che il Milan possa andare avanti il più possibile in Champions League, magari ripetendo l'impresa dell'Inter di appena due anni fa. Ma il danno, e la beffa, restano, soprattutto a seguito di una settimana parsa davvero stregata. E una cosa su cui riflettere: forse 20 squadre nel campionato italiano sono davvero troppe, e, riducendo gli impegni, forse anche la storia in Europa sarebbe diversa.