Il Milan ha scelto il nuovo allenatore. O meglio: la tipologia. E ha deciso di spingere di più su altro
Sono giorni decisivi per capire quale sarà il prossimo allenatore del Milan. In realtà, non ci si attendono novità a strettissimo giro di posta, ma da lunedì in poi (si faccia molta attenzione alle indiscrezioni più o meno ufficiose tra lunedì stesso e martedì) ogni giorno potrebbe essere quello decisivo, anche perché la dirigenza rossonera ha sostanzialmente identificato il profilo adatto per sostituire Stefano Pioli sulla panchina dalle 7 Champions League.
L'identikit
Sarà un allenatore di prospettiva, con idee tattiche offensive e, per dare continuità al lavoro di quest’anno a livello tattico, si lavorerà sul 4-3-3 o 4-2-3-1; secondo questa prospettiva, alla quale si aggiungono alcune linee caratteriali e manageriali in linea con quelle che sono le caratteristiche sportive e operative del progetto RedBird, corrispondono, per esempio, i profili di Paulo Fonseca del Marsiglia o di qualche altro allenatore in questo momento poco conosciuto, come il giovanissimo Neestrup del Copenaghen; ha perso vigore la candidatura di Coincencao, rimane sullo sfondo, anche se oscurata dall'alta clausola, l'opzione De Zerbi. Per la comunicazione definitiva del nuovo tecnico, dunque, servirà attendere ancora qualche giorno.
Il mercato giocatori
Più che fossilizzarsi sull'allenatore, comunque, il Milan ha deciso di puntare molto sul mercato dei giocatori in questa sessione estiva: in programma, infatti, c'è una campagna acquisti ambiziosa. Si è scelto di spendere - e non poco - per una squadra più forte. I ruoli che andranno migliorati sono noti: si comincerà dalla punta, soprattutto dopo l’addio di Giroud, con Zirkzee primo obiettivo assoluto da tempo. Poi un centrocampista centrale con caratteristiche difensive, un difensore centrale e un terzino destro.