.

Il Milan gioca un tempo. 90 minuti di lui...

di Francesco Specchia

Nella trasferta di Lecce il centrocampo rossonero ritrova il capitano Massimo Ambrosini affiancato dall'esperto Van Bommel e dal motorino numero 22 Antonio Nocerino. Per la terza partita consecutiva l'ex Palermo si posiziona alla sinistra dell'olandese, ruolo da lui preferito, ruolo che ne esalta caratteristiche e qualità. E' il più offensivo della cerniera schierata da Massimiliano Allegri, davanti ai tre è tutto affidato all'estro di un Robinho in giornata no.
Nel primo tempo più brutto del Milan, terminato con un secco tre a zero, Antonio Nocerino è uno dei più vivaci, gamba e corsa non gli mancano. Esuberante tanto da risultare il Diavolo più pericoloso. Il primo squillo napoletano arriva al quarto minuto, il suo interno destro viene disinnescato dalla testa di un difensore giallorosso. Il tempo passa, il Milan va sotto. Prima Giacomazzi poi il rigore dubbio di Oddo, in mezzo ancora due sortite offensive rossonere. Testa di Nocerino e assist dello stesso numero 22 ad Ibra. Bello il rasoterra per lo svedese stoppato alla perfezione dell'ultimo difensore di Di Francesco. 35 minuti sul cronometro e ancora una chance per il Milan. La volée è un bel gesto tecnico, tanto quanto il volo plastico di un ottimo Benassi. Il duplice fischio è impietoso, il terzo gol di Grossmuller chiude la prima triste frazione di gioco.
Nocerino riaccende la spina sul 3-3 eggià, il pareggio è gentilmente offerto da Kevin Prince Boateng. 24esimo minuto e tiro dalla distanza dell'ex Juventus. Lo spettacolare calcio è solo il preludio alla giocata decisiva. Eccolo qui. Antonio Nocerino vede la palla che gli si fa incontro, la voglia di protagonismo potrebbe spingerlo a calciare un pallone tentatore. Lui no, è calmo, lucido e apre per un liberissimo Cassano. Il gol è fatto al 50%, l'altro 49 è merito di Fantantonio, Yepes ci mette la chioma folta e quell'1% che modifica il tabellino finale.

Il campionato ha ricevuto lo scossone.


Altre notizie
PUBBLICITÀ