.

Il Milan e le difficoltà contro le piccole. Capello: "Bisogna trovare un leader che ti aiuti a stimolare la squadra. È un fatto di testa"

di Lorenzo De Angelis

Intervistato dai colleghi de La Gazzetta dello Sport, l'ex allenatore del Milan, fra le altre, Fabio Capello ha parlato della formazione di Massimiliano Allegri e del momento che sta attraversando, mettendola in guardia per il futuro e presentando anche la delicata sfida di domani contro il Verona in campionato.

Domani ci sarà Milan-Verona, ci dà un ricordo e un’interpretazione dell’attualità da allenatore?
"I ricordi portano ovviamente alla Fatal Verona ma io nel 1973 ero dalla parte fortunata della storia: con la Juve, vinsi lo scudetto grazie a quella partita. E poi il Milan stavolta giocherà in casa, è un altro mondo".

Allora, il campo. Il Milan ha perso 7 punti in casa contro le neopromosse. Ora arriva un’altra squadra da zona retrocessione. Un allenatore, in questi casi, che fa?
"Partiamo da un presupposto: queste cose non si possono allenare, è solo questione di testa. Bisogna trovare un leader che ti aiuti a stimolare la squadra e a tirare fuori quello che i compagni hanno".

Nemmeno un paio di urli pre-partita?
"Si urla semmai durante la partita, ai primi errori o scelte sbagliate".


Altre notizie
PUBBLICITÀ