.

Il curioso caso di Taye Taiwo...

di Luca Fede

Taye Ismaila Taiwo, terzino nigeriano proveniente dal campionato francese, dove era considerato un vero fenomeno, rischia di diventare uno dei misteri più grandi della storia del Milan. Rilevato a parametro zero dal Marsiglia, battendo la concorrenza del Real Madrid di José Mourinho, si trasferisce a Milanello tra l’acclamazione del popolo rossonero, felice che la società avesse ingaggiato uno dei giocatori più promettenti del calcio europeo e che poteva andare a colmare quel vuoto sulla fascia sinistra, ritenuta l’anello debole della squadra campione d’Italia. Ma, complice pure un infortunio occorso durante il Trofeo Luigi Berlusconi contro la Juventus in un contrasto con Krasic, la sensazione è che il calciatore africano non sia riuscito ad ambientarsi al meglio e ad assimilare gli schemi tattici di Massimiliano Allegri, che gli preferisce Gianluca Zambrotta e Luca Antonini. Sono da escludere motivazioni fisiche per giustificare queste continue esclusioni dalla formazione titolare, considerato che ha pienamente recuperato dall’infortunio capitato ad inizio stagione e che ci troviamo di fronte ad un calciatore assolutamente integro: nella stagione 2008-2009 è stato schierato in campo in 52 occasioni, stabilendo così il record personale di partite disputate con la propria squadra di club in una stagione. Non resta che pensare, adesso, che il giocatore non rientri tra le grazie del tecnico livornese, a meno che non si stia aspettando il momento in cui Taye sia perfettamente inserito nella manovra di gioco rossonera, anche se sarà davvero difficile, per lui, dimostrare tutto il suo valore se non gli sarà data l’opportunità di calcare i terreni di gioco con più regolarità.


Altre notizie
PUBBLICITÀ