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IL 2011 DI VAN BOMMEL - Da sostituto a insostituibile: l'olandese d'acciaio che ha blindato il Milan

di Salvatore Trovato

L’età, nello sport, conta eccome... Il giovane, ovviamente, può garantire migliori prestazioni, durature soprattutto. Capita, però, che l’esperienza vinca la sua personalissima battaglia contro la carta d’identità, che la qualità, anche se stagionata, strapazzi le candeline. E' il caso di Mark van Bommel, arrivato al Milan tra lo scetticismo generale e il disappunto di molti.
Un altro "vecchio" a costo a zero dicevano, trasformatosi però, in poco tempo, nell’ennesimo affare a parametro griffato Adriano Galliani. L’uomo della provvidenza, insomma, della mediana, del dopo-Pirlo.
Il sito ufficiale del Bayern Monaco non fa in tempo a pubblicare la notizia della sua cessione a titolo gratuito al Milan, che mister Alegri lo spedisce subito in campo con la sua nuova maglia numero quattro: è il 26 gennaio 2011, i rossoneri sono di scena a Marassi per i quarti di finale di Coppa Italia contro la Samp. Passano pochi giorni e il centrocampista si ritrova titolare anche in campionato: siamo a Catania, match tiratissimo, campo sempre difficile: van Bommel chiude anzitempo la sua gara, rimediando un forzatissimo cartellino rosso, figlio di due ammonizioni alquanto esagerate.
Poco male: quella che sembrava un’avventura iniziata male, infatti, si trasformerà ben presto in una cavalcata verso il titolo, l’ennesimo della carriera dell’ex Barça.
Massimiliano Allegri gli consegna subito le chiavi del centrocampo, trovandogli un bel posto fisso davanti alla difesa. In cabina di regia, l’olandese gioca di sciabola, mettendo da parte quel fioretto tanto caro e tanto utilizzato da Andrea Pirlo. E' un po' il segreto di questo Milan, la chiave di volta del centrocampo rossonero, l’anima di una fase difensiva impeccabile: e il diavolo diventa d’acciaio.
Il primo gol non arriva (per lui anche una traversa nel derby), ma van Bommel diventa subito l’uomo in più, autentica colonna del fortino di Allegri, costruito con il granito.
Se Ibra è l’uomo Scudetto per eccellenza, Mark non è certo da meno: in ogni squadra in cui ha militato, infatti, il mediano ha sempre vinto il campionato: quattro con il PSV Eindhoven, uno con il Barcellona, due con il Bayern Monaco.
Ora la gloria tricolore, con un 2011 chiuso ancora in testa. In estate è arrivato il prolungamento per un altro anno (fino al 30 giugno 2012), al termine del quale, con ogni probabilità, tornerà in patria.
Da sostituto a insostituibile, dunque: Mark van Bommel è un po' questo... e molto di più.
 


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