.

IL 2011 DI BOATENG - Passeggiando sulla luna e anche più su: Scudetto, riscatto, Supercoppa e scorpacciata di capolavori

di Matteo Calcagni

LA PUBALGIA, IL RITORNO E L'INFORTUNIO ALLA CAVIGLIA:

E dire che il 2011 di Boateng non era proprio iniziato col verso giusto... Dopo aver già conquistato gran parte del tifo milanista, grazie alle due reti contro Brescia e Bologna, il Prince trequartista trovò sulla sua strada un fastidiosissimo problema: la pubalgia. Un guaio che lo tenne fuori dai campi per due mesi: il Diavolo pagò a caro prezzo la sua assenza, lasciando per strada qualche punto di troppo, con l'Inter di Leonardo che sognava una clamorosa rimonta. Il centrocampista nativo di Berlino tornò contro il Chievo, risultando fondamentale nel concitato finale di gara: il Milan vinse grazie alla rete di Pato, preparandosi al meglio per la successiva sfida contro il Napoli. Proprio contro i partenopei si scatenò l'ex Portsmouth, autore della rete del 2-0 che, di fatto, chiuse la gara

e determinò un divario importante in classifica. La sfortuna, tuttavia, si ripresentò immediatamente, proprio nei giorni precedenti al return-match contro il Tottenham: Boa si procurò una distorsione alla caviglia a Torino contro la Juventus, un infortunio che creò diversi problemi all'incursore ghanese. Prince giocò lo stesso a White Art Lane, ma fu costretto ad alzare bandiera bianca nel finale a causa di un dolore troppo acuto all'arto. La ricaduta londinese obbligò Boateng ad un turno di riposo contro il Bari e ad una panchina a Palermo: il Diavolo, in quelle due gare, raccolse un solo punto.

SCUDETTO, MOONWALK E RISCATTO:

La sosta per le N

azionali facilitò il recupero dell'incursore ventiquattrenne, ricaricandolo a pieno regime per il derby contro l'Inter: Prince giocò una grande gara e i rossoneri sconfissero nettamente l'Inter per 3-0. A quel punto il Boa non mancò neanche un partita, dalla vittoria al Franchi fino al pareggio (tricolore) all'Olimpico contro la Roma. La settimana successiva, nonostante un turno di squalifica da scontare, fu proprio l'ex Herta Berlino la vera star di San Siro: dopo la vittoria contro il Cagliari, inutile ai fini della classifica, Boateng conquistò il pubblico di San Siro esibendosi nel celebre "Moonwalk" di Michael Jackson. Una promessa fatta qualche tempo prima in un'intervista, mantenuta alla grande dal talentuoso centrocampista. Il primo colpo estivo, dopo la conquista dello Scudetto, fu proprio il riscatto di Prince dal Genoa: nell'operazione furono inseriti anche altri giocatori, ma il pezzo forte fu proprio l'acquisizione a titolo definitivo del numero 27.

LA GIOIA DI PECHINO E UN SETTEMBRE COMPLICATO:

La stagione 2011/12, per il giovane centrocampista e per tutto il Milan, iniziò nel migliore dei modi: Pechino, 6 agosto, il Diavolo si prepara per affrontare nuovamente i cugini, questa volta in Supercoppa. L'Inter di Gasperini inizia benissimo, trovando il vantaggio con Sneijder su punizione. Nella ripresa, tuttavia, la partita cambierà completamente: prima Ibrahimovic impatta il match; poi Boateng, dopo un miracolo di Julio

Cesar su Pato, regala ai suoi il decisivo vantaggio. I rossoneri conquistano il trofeo anche grazie al ghanese, sempre più idolo dei tifosi milanisti: la maglia di Prince, infatti, è tra le più vendute nei vari "store" dedicati al Milan. L'annata sembra iniziare al meglio per l'incursore ex Tottenham ma, dopo un gran gol in amichevole contro la Juventus, arriva l'infortunio contro il Barcellona: Boa, complice una costola malandata, dovrà quindi osservare un rilevante periodo di stop. Il Diavolo, anche in maniera peggiore rispetto all'inizio dell'anno, paga a carissimo prezzo l'assenza del ghanese: quattro punti in tre partite in campionato, oltre alla vittoria casalinga contro il Viktoria Plzen. Prince recupera in fretta e furia per la Juventus, ma la sua scarsa condizione è evidente: nella ripresa viene anche espulso per doppia ammonizione, chiudendo malamente un mese non troppo fortunato.

LE CRITICHE VENGONO ZITTITE, IL CAPOLAVORO COL BATE E LA TRIPLETTA A LECCE:

Quando le cose non vanno per il verso giusto, la stampa inizia a scatenarsi: il Boa viene accusato di scarso impegno e troppe notti brave, nonostante quanto profuso in campo fino a quel momento. Dopo un turno di squalifica col Palermo, il ventiquattrenne berlinese torna in campo contro il BATE Borisov: in quella gara segnerà una rete splendida per il 2-0 finale, zittendo le critiche e rispondendo con un'esultanza polemica. La riscossa di Kevin-Prince, tuttavia, deve ancora concludersi. Leggermente acciaccato, il giovane centrocampista (così come Aquilani) viene preservato dall'undici titolare nella suc

cessiva trasferta di Lecce. Il Milan chiude sotto 3-0 all'intervallo, totalmente in balia di Oddo e compagni: un risultato assurdo che, di fatto, obbliga Allegri ad inserire si Boateng che Aquilani nella ripresa, sperando in un miracolo. Miracolo che puntualmente arriva, grazie ad una prestazione mostruosa dell'esplosivo incursore che, in appena quattordici minuti, sfodera la sua prima tripletta in carriera. Tre gemme di potenza e precisione balistica che stendono i salentini, infine sconfitti grazie alla rete di Mario Yepes negli ultimi minuti di gioco. Un 3-4 di importanza vitale che, nelle successive settimane, permetterà al Diavolo di mettere a segno un lungo ed importante filotto. Anche novembre è un mese caldo per il "Principe": dopo aver definitivamente mollato la Nazionale ghanese, con sommo piacere dei rossoneri, arriva un rosso probabilmente esagerato all'Olimpico con la Roma. Boa riceverà due giornate di squalifica, costretto a saltare Catania e Fiorentina.

IL MARZIANO CONTRO GLI ALIENI:

Dopo il pareggio del Franchi, il Milan si prepara per il big match casalingo col Barcellona: Boateng torna titolare dietro a Robinho e Ibrahimovic. Il match è vibrante e il Barça passa per due volte in vantaggio.

Nella ripresa, quando i blaugrana sembravano avere in pugno il match, il ghanese trova dal cilindro un vero e proprio capolavoro: dopo aver messo giù il pallone, ubriaca Abidal con un colpo di tacco e, con potenza e precisione, fredda Victor Valdes sul suo palo. Una rete straordinaria che, senza particolare contesa, sarà eletta dai nostri lettori come la più bella del 2011. Dopo il gioiello in Champions League, Prince torna a fare il suo mestiere anche in campionato, offrendo sempre il suo apporto nelle successive sfide fino, appunto, all'ultima gara al Sant'Elia contro il Cagliari. In Sardegna si chiude un 2011 straordinario per il centrocampista berlinese: Scudetto, acquisizione a titolo definitivo, Supercoppa (con gol) e scorpacciata di reti in Champions e campionato... Chapeau!


Altre notizie
PUBBLICITÀ