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Ibrahimovic ricorda la sua esperienza in MLS: "Mi trasferii per vedere se ero ancora vivo"

di Francesco Finulli

Nuova intervista direttamente dagli Stati Uniti per Zlatan Ibrahimovic, Senior Advisor rossonero che per sei mesi non ha parlato, approfittando per imparare in un nuovo ruolo, e da giugno in avanti invece si è fatto sentire in diverse occasioni. A intervistare lo svedese, sia sul suo ruolo al Milan che in una revisione di quella che è stata la sua carriera, ci ha pensato un sito web eminente come The Athletic

Sul suo passato in America
"Mi trasferii a Los Angeles per vedere se ero ancora vivo, e lo ero. E questo è diventato un problema. Avevo bisogno di tornare al luogo a cui appartenevo".

Aveva qualche ansia, o insicurezza, al ritorno dalla MLS?
"No"

Come?
“È perché se sono obiettivo, vado fino in fondo e poi o riesci o fallisci. È una probabilità 50-50? No, nel mio caso è 99-1. Farò di tutto per avere successo. È tutto mentale. So quanto sono bravo. Anzi, ancora più in alto: 99,9%. "Dipende da te. Sono sicuro di me stesso. La probabilità dello 0,1% o dell’1% (di fallimento ndr) dipende da loro. O seguono o vanno contro, ma chi va contro fallisce. Quella volta lo seguirono. E abbiamo vinto”.


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