Ibra: "Theo non è più un ragazzino. Sa cosa deve fare per tirare fuori il massimo"
Non c'è stato Sergio Conceiçao a presentare la sfida tra Milan e Feyenoord di domani, l'allenatore è volato in Portogallo per i funerali dell'ex presidente del Porto Pinto da Costa, un secondo padre per lui: in conferenza stampa ha risposto alle domande dei giornalisti Zlatan Ibrahimovic, Senior Advisor di RedBird nel Milan.
Come si fa a far tornare la scintilla a Theo Hernandez?
"Questi momenti sono speciali per i calciatori, è tutto su una partita, come una finale. Se hai l'opportunità di giocare queste partite te la godi in maniera diversa. Ognuno ha il suo approccio per tirare fuori il meglio. Poi dipende dal carattere. Io ero concentrato, non mi serviva la scaramanzia. Avevo fiducia. Quando decidevo di fare bene entravo e facevo bene. Theo non è più ragazzino, ora è cresciuto ed è diventato tra i migliori al mondo. Quando sono arrivato io era un ragazzino, ora no. Sa cosa deve fare per tirare fuori il massimo. Deve trovare il "trigger point" per arrivare a livello alto. È difficile, devi trovare sempre questi "bottoni" per caricarti. È il giocatore che entra in campo e deve trovare il modo per fare meglio. Il mio era di essere arrabbiato. Per questo ero arrabbiato, non era personale. Era per fare bene".