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Ibra-dipendenza: battutti anche Messi e Ronaldo

di Antonio Vitiello
Fonte: di Francesco Letizia per Sportitalia

Sei, le partite di questo campionato in cui Zlatan Ibrahimovic è sceso in campo senza andare in rete.  Sette, i punti ottenuti in questi incontri, una media da squadra in piena lotta per non retrocedere. I numeri non spiegheranno tutto, ma in questo caso confermano le sensazioni: il Milan ha un problema, chiamata Ibra-dipendenza, da cui è quasi impossibile guarire. Lo svedese ha già messo a segno in questo campionato 15 gol in 18 incontri complessivi. Centri tutti decisivi per portare la squadra di Allegri in lotta scudetto, ma non sufficienti per regalargli la testa. Quando Ibracadabra finisce gli incantesimi, la magia lascia spazio al terrore: è successo contro Juventus, Fiorentina, Inter e Lazio, con sole eccezioni di Palermo e Lecce, dove però il Milan era andato sotto 3-0 prima di risorgere sulle ali di Kevin Prince Boateng. Di certo, Ibrahimovic oggi è nell’olimpo dei giocatori più dominanti al mondo, in quella che molti definiscono la miglior stagione della sua carriera: impossibile incolparlo dunque per i suddetti passaggi a vuoto. Su 20 presenze nella Liga, Leo Messi ad esempio non è andato in rete per 9 volte (55% di realizzazione). Cristiano Ronaldo, 8 su 20 (60%): Zlatan Ibrahimovic realizza un 12 su 18 con reti, 67% superiore ai fenomeni di Barcellona e Real Madrid. C’è bisogno insomma, che qualcun altro inizi a tirare la carretta oltre a lui. Lo scorso anno, Pato e Robinho hanno segnato 14 gol a testa: in questa stagione totalizzano 4 gol complessivi, 1 + 3. Per questo Tevez sarebbe stato manna dal cielo. Per questo, i tifosi rossoneri si affidano al cuore e all’orgoglio del nuovo beniamino, chiamato a Milanello per provare a rendere Maxi un Milan sempre più mini.


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