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Ibra, dagli assist al gol fai da te

di Antonio Vitiello
Fonte: di Marco Pasotto per La Gazzetta dello Sport

Dal dischetto per fortuna non ha potuto fare assist a nessuno. Ieri sera su Marassi si sono aggirate a lungo le parole di Seedorf dell'altro giorno: «Ibra? Non deve abbassarsi, ma giocare vicino alla porta. E' lì che è devastante». Ma le ripetizioni del Professore non devono essere state assimilate molto bene perché Zlatan ha cercato in qualsiasi modo soprattutto di far segnare i compagni. Nell'ordine: due volte Nocerino e una Ambrosini, arrivati entrambi nei pressi di Frey senza la lucidità necessaria per spingere il pallone oltre il portiere rossoblù. Ci si può arrabbiare, certo, ma fino a un certo punto. Perché dovrebbe essere il contrario: Nocerino e Ambrosini che mandano in porta Ibra e Ibra che fa il suo vero lavoro, l'attaccante. Come nell'azione che ha portato il rigore. L'emblema del centravanti perfetto: Zlatan che fa un movimento verso Robinho, gli detta il passaggio e supera il difensore con una magia delle sue. Rigore procurato e realizzato.


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