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Giudice fa chiarezza su Moneyball: "Molti credono significhi selezionare al computer giocatori sconosciuti"

di Francesco Finulli

Da quando è arrivato Gerry Cardinale a capo del Milan e, soprattutto, da quando il manager americano ha ridisegnato lo schema della dirigenza rossonera, si è tanto parlato dell'algoritmo e del Moneyball, con tante teorie e supposizioni. Alessandro Giudice questa mattina sul Corriere dello Sport cerca di fare un po' di chiarezza: "Molti credono che Moneyball consista nel selezionare al computer giocatori sconosciuti sperando che si trasformino in campioni. Qualcuno si aspettava giocatori mai sentiti dai nomi impronunciabili: nulla di più errato. Moneyball significa utilizzare grandi quantità di dati tecnici per scegliere profili appropriati a ciascun ruolo: posizione, passaggi, verticalizzazioni, mobilità, uso dei piedi, dribbling, interdizioni, recuperi. Tutto può servire. Importanti sono pure i parametri economici: puntare giocatori a un anno dalla scadenza, per esempio, ottimizza il costo del cartellino consentendo di acquistare più giocatori, a parità di budget, massimizzando il rendimento di ogni euro di capitale impiegato dal club, quindi dagli azionisti".


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