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Giroud: "Ecco perchè sono andato io in porta contro il Genoa. E' stato qualcosa di unico..."

di Enrico Ferrazzi

Si è parlato tanto nelle scorse settimane della partita del Milan in casa del Genoa e del finale di partita in cui Olivier Giroud è andato in porta dopo l'espulsione di Maignan. L'attaccante francese, intervistato da Le Journal de la Dimanche, ha raccontato: "Nonostante tutto quello che ho passato nella mia lunga carriera, è stato qualcosa di unico. Non mi ero mai trovato in una situazione simile. È stata una sensazione diversa da quella di segnare un gol. È stato altrettanto piacevole, ma con un’enorme quantità di orgoglio e adrenalina. Il mio cuore batteva a mille. La gioia di aver salvato un po’ la squadra, con quella parata kamikaze, non proprio accademica ma molto efficace. Ero felicissimo per la squadra. E poi, naturalmente, la gente ha iniziato a cantare ‘L’ha parata Giroud…’. Perchè sono andato io in porta? Eravamo in due, io e Pulisic. Ma lui è alto 1,75 metri… Christian diceva sempre: ‘Lo voglio, lo voglio!’ Non dico che non avrebbe fatto bene in porta, ma io occupavo più spazio in porta. È meglio usare un giocatore più alto. Così lo staff mi disse: ‘Oli, forza, mettiti i guanti’. Mi sono sentito molto piccolo in porta quando hanno battuto il calcio di punizione al limite dell’area. Ti senti vulnerabile. E i guanti erano troppo grandi. Le mani di Mike sono più grandi delle mie! Mi hanno fatto una cornice con la foto, la targa della partita e la data. È bella, rimarrà“.
 


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