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Gandini ed il progetto 'Gandalf' con la Superlega: "Era alternativo alla Champions. Dietro c'eravamo noi, il Real Madrid ed altri"

di Lorenzo De Angelis

Intervistato per l'edizione di oggi dai taccuini de La Gazzetta dello Sport, l'ex Milan Umberto Gandini, definito dal collega Giraudo "un efficientissimo dirigente internazionale", ha svelato alcuni dei retroscena più interessanti del suo ventennio rossonero al fianco di Silvio Berlusconi ed Adriano Galliani

Anni in cui si parla seriamente di Superlega.
"La Champions esiste perché i club forzavano la mano, ottenendo in cambio qualcosa. Berlusconi non voleva che una grande potesse essere eliminata al primo turno. Nel 2000 nacque l’Eurolega di basket e la seguimmo con interesse, preparando il progetto Gandalf, alternativo alla Champions. Dietro c’eravamo noi, il Real Madrid e altri". 

Due giocatori speciali: Boban e Ronaldinho.
"Boban un uomo di cultura, andò a vivere a Castiglione Olona in un palazzo d’epoca con una biblioteca storica. Appassionato di Storia. Ha dimostrato di essere un dirigente senza compromessi".

Ronaldinho?
"Viveva in una villa e organizzava sempre feste con la comunità brasiliana di Milano. Faceva notte, si svegliava, si fa per dire, e andava a Milanello. Un giorno si presentò con la divisa dell’anno prima. Lo mandammo a farsi un po’ di massaggi e lo trovammo che dormiva nella vasca del ghiaccio". 


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