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Furlani: "Già è impossibile fare un progetto stadio, ci sono limiti sugli extracomunitari... Senza Decreto Crescita salta tutto"

di Manuel Del Vecchio

Giorgio Furlani, CEO del Milan, è stato ospite del DLA Piper Sport Forum presso lo stadio di San Siro a Milano. Queste le sue dichiarazioni sull'importanza del Decreto Crescita e sugli investimenti esteri nel nostro calcio: "Abbiamo fatto il primo utile con l'ultimo bilancio dopo 17 anni e ciò si inserisce in un contesto di risanamento partito da Elliott e di una fase di crescita con RedBird. Nell'ultimo anno abbiamo potenziato la parte business con nuovi sponsor, nuovi e rinnovi di partnership, e-commerce, collaborazioni con realtà come i NY Yankees. Ovviamente il successo economico si sposa con il successo sportivo. Competitività sì, ma non competitività ad ogni costo. Siamo competitivi e attenti sui costi. I risultati sportivi portano ricavi, ma salta tutto se venisse tolto il Decreto Crescita; senza il decreto sarebbe la distruzione del calcio italiano. Siamo sotto altri mercati a livello economico, siamo in un contesto difficile... Ma guardiamo: è impossibile fare un progetto stadio, ci sono limiti su extra-comunitari, contratti più corti... L'unica leva che ci rende competitivi con gli altri campionati europei è il Decreto Crescita. I nostri sponsor sono capitale straniero che entra in Italia e che poi noi investiamo, i progetti extra-calcio sono tutti finanziati da soldi esteri: nel momento in cui non riesci ad offrire un buon prodotto senza i migliori attori non ha senso fare progetti. A me sembra una follia a livello di economica nazionale togliere il Decreto Crescita".


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