Evani: "Tevez e Maxi Lopez? Ne basta uno"
Fra campionato, Coppa Italia e mercato: è questo il momento del Milan, del resto abituato a lottare su più fronti. Per parlare delle questioni rossonere, TuttoMercatoWeb ha contattato Alberigo Evani.
Come vede l'impegno di oggi in Coppa Italia?
"Sicuramente difficile, perché anche la Lazio ha interesse ad andare avanti. Di solito quando c'è questa competizione gli allenatori si affidano ad un po' di turnover, soprattutto il Milan di Allegri. Penso che i rossoneri abbiano in preventivo una nuova possibilità di rischio-supplementari, ma il Milan sta affrontando un buon momento e non credo che avrà problemi nelle partite successive se la partita dovesse dilungarsi".
A proposito di partite successive, in campionato sarà lotta Milan-Juve fino all'ultimo?
"Per lo scudetto ci sarà una bella lotta, ora è rientrata anche l'Inter, una cosa che fino a qualche mese fa non si pensava. Ad ogni modo io vedo favorite ancora Milan e Juventus, hanno qualcosa in più. Il Milan è favorito per l'organico, la Juventus sta facendo bene però deve spendere molto; è una squadra organizzata e ora sembra che si vogliano rinforzare per avere ulteriori alternative, inoltre ha il vantaggio di non avere le coppe".
Tevez e Maxi Lopez: il primo, il secondo o tutti e due?
"Sembra che uno non escluda l'altro. Maxi Lopez è un affare concluso, per l'altro c'è da superare gli ostacoli legati ai costi. Sicuramente sono due attaccanti di razza; Maxi Lopez conosce già il campionato italiano e vede bene la porta. Il Milan, però, ha già tanti campioni in avanti e con entrambi ci potrebbe essere il rischio di essere in sovrannumero; forse uno dei due basterebbe. Considerando Ibrahimovic inamovibile, ci sono già anche Pato, Robinho e lo stesso El Shaarawy. Dipende anche dalle condizioni di Cassano".
Come valuta il centrocampo rossonero dopo il ritorno di Merkel?
"Quelli di Aquilani e Boateng non sono infortuni gravi, Gattuso mi sembra che sia quello con problemi maggiori. Il Milan è già competitivo così. Merkel? Lo conosco molto bene, praticamente l'ho fatto prendere io, era venuto a fare un provino...Ha subito fatto vedere di avere qualità e personalità; è un giocatore moderno e non ha paura di giocare ad alti livelli. Allo stesso tempo va considerato come un ragazzo di prospettiva, che sicuramente può crescere molto".