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Emanuleson si racconta: "Ho sempre voluto fare il calciatore. Twitter? Vi svelo che..."

di Pietro Mazzara

Nel secondo video rilasciato dal canale YouTube di Dolce&Gabbana, sponsor del Milan, è toccato a Urby Emanuelson rispondere alle domande postegli: “Che carriera avrei fatto se non fossi diventato un giocatore? E’ una domanda che mi viene fatta spesso e, tutt’ora, non so cosa rispondere. Quando ero piccolo, mio padre giocava a calcio e mio fratello anche e fin d’allora il mio obiettivo era quello di diventare un calciatore professionista. Mia madre mi ha reso la persona che sono perché mi ha insegnato a stare al mondo e le devo molto. Non ho mai fatto cose particolarmente pericolose nella mia vita. Quando sei un giocatore di calcio non puoi pensare di fare cose folli perché il tuo corpo è il tuo strumento di lavoro e il Milan, nei contratti, ti pone delle clausole dove ti vietano di intraprendere degli sport che possono essere pericolosi per la tua salute. Facendo determinate discipline corri il rischio d’infortunarti e ci sarebbero dei problemi seri in tal caso. Il mio stile di gioco è una combinazione di tecnica e velocità e credo che per la gente sia bello vedere questo stile. Uso molto Twitter e molti miei colleghi mi prendono in giro per questo (ride). Per me la felicità è andare in giro sempre con il sorriso sulle labbra, fare quello che ti piace ed esser felice”.


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