.

E.Raiola: "A Mino non piaceva Yonghong-Li, ma Donnarumma ha rinnovato lo stesso. Però ha chiesto che il Milan avesse ambizione"

di Enrico Ferrazzi

Nella lunga intervista rilasciata a Tuttosport, Enzo Raiola, agente di Gigio Donnarumma, è tornato a parlare della contestazione subita dal giovane portiere durante l'Europeo Under 21: "Brutto episodio: ci si giocava un Europeo e i pochi tifosi andati lì in Polonia fecero quel gesto. Gianluigi l’ha subita, nonostante Di Biagio fece di tutto per tenerlo in una bolla. Ma il discorso che voglio fare è un altro e molti, visti i fischi che Donnarumma ha preso anche a San Siro in Italia-Ucraina, non vogliono ancora capirlo. Noi siamo entrati al Milan con Berlusconi e Galliani, con cui aveva firmato il primo contratto. Poi è arrivato Yonghong-Li che a Mino non è mai piaciuto. Lui è sempre stato attento alla situazione societaria che circondava i suoi assistiti per tutelarli: Pavel Nedved, per esempio, lo portò dalla Lazio alla Juve quando capì che Cragnotti avrebbe avuto dei problemi. Allo stesso modo, Mino aveva moltissimi dubbi sul Milan cinese e mi sembra che il tempo gli abbia dato ragione. Noi però abbiamo comunque rinnovato il contratto nonostante i 4-5 più grandi club al mondo volessero Donnarumma in modo davvero insistente offrendogli, tra l’altro, tantissimi soldi in più. E sa perché? Perché Gianluigi non ha voluto lasciare la squadra che lo aveva cresciuto. Però ha chiesto che il Milan avesse ambizione. Purtroppo i risultati scarseggiavano, c’erano casini e siamo arrivati alla fine della storia". 
 


Altre notizie
PUBBLICITÀ