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Dopo Milan-Napoli ho detto a Fonseca che Leao fuori non poteva essere solo una scelta tecnica. La sua risposta non mi ha convinto. E Monza confermerà i sospetti

di Antonello Gioia

Dopo Milan-Napoli, ho detto espressamente a Fonseca in conferenza stampa che, al di là delle dichiarazioni di rito, Leao fuori non poteva essere solo una scelta tecnica, soprattutto con fuori diversi altri titolari.

Lui mi ha risposto in maniera tattica, con una giustificazione nuovamente di campo: "Non mi riferivo - ha spiegato il tecnico rossonero - a Leao quando parlavo di abnegazione. È difficile giocare con tre esterni. Pulisic non gioca nella posizione di Leao, Okafor sì. Oggi Leao è entrato bene, ha dato delle buone risposte. Poi se siamo onesti guardiamo la partita di Okafor, che ha giocato bene. È difficile per me decidere in questo momento. Leao sta tornando per tornare in formazione, per me questa è la cosa più positiva".

L'esclusione a Monza, però, conferma ciò che pensiamo un po' tutti: non è solo una scelta tecnica. È chiaro ancora una volta che qui il campo c’entra poco. È in corso tra l'attaccante e l'allenatore un conflitto aperto che, al di là di come andrà la partita di domani, non fa il bene del Milan, né quello di Fonseca, né quello di Leao, né quello del club, solitamente molto attento ai conti, ma che sta vedendo svalutarsi l’asset più importante della rosa senza intervenire.

Se fosse solo una scelta tecnica, legata ad un atteggiamento poco di sacrificio di Leao, sarebbe incoerente con la titolarità nelle ultime partite di Loftus-Cheek, che non credo faccia vedere molta più corsa di Leao o chissà quale apporto utile alla squadra... Eppure gioca sempre. Altro che scelta tecnica. Tra Leao e Fonseca c'è più di qualcosa che non va. E ci sta rimettendo il Milan.


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