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Disfattismo? No, grazie

di Luca Fede

Ieri abbiamo assistito ad uno dei peggiori Milan della stagione, che ha offerto ad una manovra lenta e poca convinzione in fase offensiva. Andando ad analizzare alcuni particolari, è evidente che Massimo Ambrosini non è riuscito a confermare il buon livello delle ultime prestazioni offerte, Robinho è apparso meno brillante del solito, Nesta è sembrato piuttosto nervoso nel corso della partita, anche segno che il centrocampo ha avuto grosse difficoltà nel contenimento dei buoni contropiedi avversari, Ignazio Abate, a tratti, risulta ancora stordito dall’errore nel Derby della Madonnina che ha permesso al Principe Milito di infilare Abbiati con un bel diagonale sinistro. Dopo una sconfitta, inutile nasconderlo, così pesante non sarebbe corretto andare a trovare alibi per giustificare una prestazione sulla quale avranno molto da riflettere giocatori e allenatore, ma è chiaro che non bisogna cadere nel tunnel del disfattismo in cui sembra essere sprofondato buona parte del popolo rossonero dalle ore 23.00 di ieri sera. Critiche eccessive a Massimiliano Allegri, l’uomo che è riuscito a dare una nuova filosofia di gioco ad una squadra ancora un po’ ancorata sull’eterno e sterile possesso palla degli ultimi anni, e a giocatori che sono stati grandi protagonisti della rinascita culminata con la conquista del diciottesimo tricolore. Il centrocampo è falcidiato da uno sfortunatissimo ciclo di infortuni, che ha fatto fuori persino il nuovo arrivato Merkel richiamato a casa da Adriano Galliani per far fronte all’emergenza , ed un calendario intenso e quasi proibitivo non permette a nessuno di poter rifiatare con serenità. Quindi, adesso che la fine della stagione è ancora lontana, non resta che imparare dagli errori commessi senza abbattersi e dare adito a chi esagera nelle critiche, perché per il Milan ancora nulla è compromesso o precluso. 


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