Dida: tra miracoli e papere, otto anni in rossonero
Quella con la Juventus è stata l'ultima recita in rossonero di Nelson Dida. Il portiere brasiliano, dopo anni nei quali si vociferava il suo addio, ha posto fine alla sua avventura milanista dopo otto anni filati nei quali è diventato il miglior portiere del mondo tra il biennio 2003-2005 nel quale Dida si contraddistinse in Italia ed in Europa per le sue grandi parate prima di subire una drastica involuzione coincisa con la pioggia di bengala dei tifosi dell'Inter nell'euroderby del 2005 che lo segnarono in maniera importante dal punto di vista psicologico. Con il Milan, Dida ha vinto tutto quello che c'era da vincere essendo stato il titolare dell'epopea Ancelottiana ed è entrato nei cuori dei tifosi milanisti dopo i tre rigori neutralizzati contro la Juventus, un caso del destino, nella finale di Manchester del 2003. Come detto, dal 2005, il brasiliano ha subito un'involuzione nel rendimento, nonostante Villiam Vecchi lo abbia sempre indicato come il miglior portiere della rosa, venendo ampiamente deriso dai tifosi avversari e creando una sensazione di panico nei supporters rossoneri che coniarono il termine "Didata" per indicarne gli errori marchiani. Nonostante tutto però, Baghera la pantera, come è stato ribattezzato da Carlo Pellegatti, ha sempre tirato dritto sulla sua strada arrivando, di comune accordo con la società, al mancato rinnovo del contratto che scadrà il prossimo 30 giugno.