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Di Gregorio: "Se sei nella Primavera dell’Inter ti credi già giocatore, hai gli sponsor, le comodità, ti sembra tutto già fatto"

di Antonello Gioia

Lunga e interessante intervista concessa ai taccuini del quotidiano 'La Repubblica' da Michele Di Gregorio, portiere della Juventus arrivato a difendere i pali della porta bianconera dopo una gavetta tutt'altro che banale: "Dopo aver vinto lo scudetto Primavera con l’Inter pensavo di essere già pronto per la B, invece arrivavano offerte solo dalla C. Ho dovuto analizzare a 360°, non agire di impeto e convincermi che non mi stavo sminuendo".

Uscito dalla Primavera dell'Inter, Di Gregorio ha iniziato a girovagare per la Serie C: Renate e Novara, prima della chiamata in Serie B del Pordenone. "Se ti cerca il Pordenone, è perché vali il Pordenone. Il calcio giovanile genera false speranze. Se sei nella Primavera dell’Inter ti credi già giocatore, hai gli sponsor, le comodità, ti sembra tutto già fatto. Anch’io ero andato oltre, ma sono stato bravo a tornare indietro".

Poi sui tanti anni trascorsi nel settore giovanile dell'Inter: "Ci sono arrivato che non avevo ancora 7 anni e l’ho lasciata che ne avevo quasi 19. È un’esperienza che mi ha formato, perché mi sono stati messi a disposizione educatori prima che allenatori. Non mi sono sentito abbandonato. Nei cinque anni in prestito mi ha
permesso di rimanere in piedi, tipo quando ero andato all’Avellino che subito dopo fallì".


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