.

Di Caro: "Questa eliminazione allontana maledettamente la conferma di Pioli per il prossimo anno"

di Antonello Gioia

Nel suo fondo su La Gazzetta dello Sport, il giornalista Andrea Di Caro ha parlato dell'uscita dalla Champions del Milan nonostante la vittoria sul Newcastle: "Il Milan aveva un solo risultato, l’ha ottenuto: sbagliando, creando, soffrendo. Il suo però alla fine l’ha fatto. Per piombare negli ottavi serviva anche la vittoria del Borussia: il destino non era nelle mani rossonere. La qualificazione Pioli se l’è giocata prima, soprattutto nel pareggio a San Siro col Newcastle, una gara che il Milan poteva e doveva vincere. Chiude con due pareggi, due vittorie e due sconfitte, 5 gol fatti e 8 subiti".

Prosegue: "Non siamo ancora a metà stagione, è presto per i bilanci definitivi, ma questa eliminazione allontana maledettamente la sua conferma il prossimo anno. Anche vincere l’Europa League, comunque un trofeo internazionale, potrebbe non bastare. A pesare è ovviamente il confronto con l’anno scorso, quando il Milan si giocò la semifinale con l’Inter. Ma anche il livello degli investimenti di questa estate. Non tutti azzeccati, il Milan però ha cambiato e speso tanto, acquistando tante facce nuove e, nonostante la cessione di Tonali, a detta di tutti si era rinforzato. Ma in questa Champions non si è visto: il girone era il più tosto però il Milan ha rincorso sempre. Non ha mai dato la sensazione di solidità, non si sono viste convinzione, identità e continuità".

In chiusura: "Di certo si apre ora per il Milan una fase non semplice. Lontana dalla vetta, fuori dalla Champions, deve ritrovare motivazioni. E guardarsi le spalle. Non tutte le colpe però possono essere attribuite a Pioli: vanno divise con dirigenti e giocatori: a partire dai più rappresentativi e pagati, Leao in primis che ieri tra l’altro ha mancato un gol clamoroso".


Altre notizie
PUBBLICITÀ